Scrittore, medico, batterista jazz.

Giuseppe D'Agata nasce a Bologna nel 1927 da genitori molisani.

A diciassette anni è partigiano presso le file della Brigata "Matteotti Sap" e in seguito militante socialista del PSIUP quale incaricato del servizio di propaganda della stampa clandestina. Finita la guerra, si laurea in medicina ma ben presto si dedica alla scrittura: nel 1956 un suo racconto vince il premio "Pozzale" mentre quattro anni più tardi al "Viareggio" gli viene conferito un premio speciale per L'esercito di Scipione. Il suo primo romanzo, sorta di poema epico che narra le vicende di un gruppo di soldati italiani che dopo l'armistizio dell'8 settembre decidono di disertare e di andare alla ricerca di un rifugio, ha grande fortuna: rieditato più volte, ha avuto anche una trasposizione televisiva nel 1977 per la regia di Giuliana Berlinguer con interpreti Piera Degli Esposti, Pietro Biondi e Ferruccio De Ceresa.

Prosegue intanto la professione di medico: questa è all'origine de Il medico della mutua (1960), graffiante denuncia sullo stato del sistema sanitario nazionale che, sottoposto a censura da parte dell'Ordine dei medici di Bologna, dà però grossa notorietà a D'Agata grazie anche alla pellicola di Luigi Zampa, con Alberto Sordi nelle vesti del dottor Guido Tersilli.

Negli anni Sessanta inizia a lavorare in Rai: adatta per la radio alcuni racconti di Michail Michajlovic Zoscenko, Carlo Collodi, Antonio Fogazzaro, Robert Louis Stevenson e Luigi Capuana e cura una versione di sei puntate (per circa 4 ore di trasmissione) de Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. In radio è autore anche di due radiodrammi originali: Un conto da saldare e Il venditore C/E 402, quest'ultimo ripreso da molte radio estere.

In campo narrativo la sua opera prosegue con Il circolo Otes (1966), Primo il corpo (1971), Quattro impiccati in Piazza del Popolo (1973) e La cornetta d'argento (1973), storia di musica jazz e antifascismo, già noto in versione ridotta col titolo di Bix e Bessie e vincitore nel 1965 del premio "XX della Resistenza" di San Pietro Agliano (Pistoia).

Nel 1976 esce Il dottore, storia ambientata nel '40 con protagonista un uomo che progetta un attentato contro Benito Mussolini per impedire che l'Italia entri in guerra; seguono Personaggi (1977) e I giorni della speranza (1978). Nel 1980 cura con Lucia Bruni e Arnaldo Bagnasco l'adattamento teatrale del romanzo di Remigio Zena La bocca del lupo. L'anno seguente, sotto lo pseudonimo di Derek Moore, pubblica Il merciaio di Cracovia, storia di spionaggio internazionale, poi film e sceneggiato in 7 puntate per la Rai.

La scrittura continua con America oh key (1984), Memow (1987) e Il segno del comando (1987), versione romanzata dello sceneggiato scritto nel 1971 in collaborazione con Flaminio Bollini con protagonisti Ugo Pagliai, Carla Gravina e Massimo Girotti, grande successo televisivo, che aveva tenuto incollati davanti allo schermo quasi 15 milioni di telespettatori. Seguono poi Il ritorno dei Templari (1997), I ragazzi del coprifuoco (2005), ancora sulla Resistenza, e l'ultimo I passi sulla testa (2007), alcuni particolarmente apprezzati dalla critica per il valore di ricerca e di sperimentalismo.

D'Agata è stato presidente del Sindacato Nazionale Scrittori e direttore artistico della rivista letteraria "L'orto" e si è occupato anche di arte contemporanea, curando libri e opuscoli dedicati ad artisti del nostro tempo, come Anna Boschi, Mirella Guidetti Giacomelli e Raimondo Rimondi.

Muore a Bologna il 29 marzo 2011.